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13 Luglio 2020

Com’è fatta la nostra bocca?

La bocca è la cavità attraverso cui ci alimentiamo, parliamo e respiriamo ed è composta da vari organi.

Le strutture che la delimitano sono: le labbra anteriormente, le guance ai lati, il palato sopra, la lingua sotto e il palato molle in posizione posteriore, che separa la bocca dalle prime vie respiratorie.

La nostra bocca è formata da tessuti duri e tessuti molli che devono essere ben puliti e curati per mantenere tutto il cavo orale sano e perfettamente funzionante. L’igiene della bocca dovrebbe coinvolgere tutti gli organi presenti nel cavo orale e si compone di semplici manovre accurate e quotidiane. Vediamo quali sono e come è composta la bocca.

spazzolamento-della-lingua - Dentista a Verona - Studio Associato Muraro

All’interno della bocca troviamo i denti, disposti in arcate superiore e inferiore, e circondati alla base delle gengive.

La lingua è un muscolo e ricopre un ruolo cruciale nello svolgimento di alcune attività quotidiane, come parlare.

Bocca - Dentista a Verona - Studio Associato Muraro

 

Come curare l’igiene della bocca, ecco i consigli del tuo Dentista a Verona di fiducia 

1) Denti

Fra tutti gli organi del cavo orale di cui è importante curare la pulizia i denti sono certamente i primi. Le regole della buona igiene della bocca prevedono uno spazzolamento accurato dopo ogni pasto per evitare il deposito di residui di cibo che alla lunga portano ad infiammazioni e carie.

Spazzolare bene significa compiere i giusti movimenti facendo fare una rotazione allo spazzolino, dalla gengiva all’esterno spingendo i batteri lontani dallo smalto dentale.

Per fare questo sono sufficienti 2 minuti dopo ogni pasto. Molta attenzione va fatta anche agli interstizi tra i denti dove si accumulano placca e tartaro molto facilmente. L’unico strumento in grado di raggiungere queste zone è il filo interdentale.

 

2) Lingua 

La pulizia della lingua è spesso sottovalutata ma fondamentale. La patina linguale infatti è una riserva di microrganismi per la formazione della placca batterica che aumenta quindi il rischio di carie e gengivite. Si può effettuare usando il classico spazzolino oppure ricorrendo ad un apposito strumento chiamato raschietto linguale, scopro i consigli dal tuo dentisa a Verona: 

  • Con lo spazzolino. La tecnica di pulizia con lo spazzolino prevede di spazzolare la lingua con una leggera pressione dal retro verso la punta. E’ preferibile l’impiego di uno spazzolino a setole morbide. Alcuni spazzolini prevedono anche una parte posteriore in gomma per agevolare la pulizia linguale.
  • Con il raschietto. Il raschietto, invece, va fatto passare avanti e indietro sulla superficie della lingua con un movimento lieve ma fermo, sempre procedendo dall’interno fino alla punta della lingua.

 
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3) Gengive

Anche le gengive necessitano di un certo grado di cura. Tuttavia non ci sono dei trattamenti specifici per questa parte del corpo che possiamo svolgere quotidianamente.

L’accortezza maggiore consiste nel lavare accuratamente la parte di contatto tra dente e gengive.

Proprio per la sua forma infatti questa è il principale ricettacolo di batteri ed è anche il più pericoloso perché può dare il via a malattie infettive che portano alla perdita dei denti.

 

Il consiglio in più dal tuo dentista a Verona. 

La vera pulizia delle gengive può svolgerla accuratamente solo un igienista dentale con appositi strumenti. Ecco quindi perché è fondamentale svolgere un’igiene dentale ogni 6 mesi almeno.

 

4) Bocca

Un’altra buona azione è lo sciacquo generale della bocca attraverso dei prodotti specifici come i collutori: alcuni di questi disinfettano il cavo orale, altri servono soltanto a rinfrescare l’alito. L’utilizzo di questi prodotti è sicuramente molto utile ma allo stesso tempo non dev’essere quotidiano. E’ sufficiente sciacquare il cavo orale con dell’acqua dopo ogni pulizia e con il collutorio un paio di volte alla settimana.

 

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17 Marzo 2020

Chi lavora con il pubblico o chi ha dovuto “indossarlo” lo sa: forse solo un violentissimo acne poteva demolire le relazioni sociali, l’autostima e la fiducia in sè stessi come un apparecchio ortodontico fisso di 20 o 30 anni fa. Se quando eri nell’età di “piccole donne crescono” e hai dovuto mettere un apparecchio fisso, magari con elementi esterni o se lo dovresti mettere ora, che sei una persona adulta hai un’alternativa che salverà la tua autostima mentre parli e mangi  durante gli aperitivi estivi con gli amici!

La moderna tecnologia ha consentito di sostituire l’apparecchio fisso con l’apparecchio trasparente o “invisibile”. Essendo sempre necessaria una visita valutativa da parte di uno specialista  in ortodonzia abbiamo chiesto al dottor Adriano Muraro che opera a Verona da 30 anni, quali siano gli aspetti che ci guidino nella scelta dell’apparecchio ortodontico invisibile.

Apparecchio Trasparente | Studio dentistico associato muraro

Dottor Muraro: cos’è un apparecchio trasparente? 

Il cosiddetto apparecchio trasparente non è una struttura fissa che si applica agli elementi dentari tramite degli agganci o brackets come nell’ortodonzia tradizionale. Per apparecchio trasparente s’intende invece un vero e proprio percorso scandito da diverse mascherine che riproducono gradualmente il giusto allineamento ortodontico delle persona. 

Dottore ci sta quindi dicendo che l’apparecchio trasparente, oltre a essere invisibile è anche su misura?

Naturalmente. Il caso di ogni paziente è per definizione unico, e nel momento in cui lo prendiamo in carico vengono progettate tramite un software un certo numero di mascherine trasparenti che riallineano gradualmente, da utilizzare in successione circa ogni 2 settimane, man mano cioè che gli elementi dentari ruotano o si spostano nella posizione corretta. Queste mascherine, si applicano sui denti e possono essere rimosse con estrema facilità dal paziente stesso, per mangiare e per lavare i denti.

Va bene la comodità è chiara, ma quando e perché un adulto dovrebbe ricorrere all’apparecchio?

E’ presto detto il motivo per cui un adulto dovrebbe sottoporsi al trattamento di ortodonzia invisibile con l’apparecchio trasparente, oltre al puro fattore estetico e che comunque comporta diversi mesi di impegno costante: un errato allineamento dei denti in età adulta può causare dolori di origine mandibolo temporale al collo e alla schiena. Ma non solo: è possibile che l’occlusione delle arcate non sia perfetta causando cattivi attriti tra gli elementi dentari antagonisti e altre complicazioni.

 

Hai notato questi gli aspetti descritti dal dottor Muraro nella tua dentatura? Chiamaci e prenota subito una visita di controllo!

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17 Gennaio 2020

Se hai la necessità di riallineare i tuoi denti per tornare a sorridere serenamente, ma l’idea di portare un’apparecchio tradizionale ti spaventa, lo Studio Associato Muraro con servizi di Ortodonzia a Verona fa al caso tuo. 

Il nostro Studio propone servizi di Ortodonzia a Verona, in Via Ca’ di Cozzi 12, in particolar modo, uno dei nostri trattamenti che danno la possibilità ai pazienti riallineare i denti senza l’utilizzo dell’apparecchio tradizionale è l’apparecchio invisibile.  

 

Cos’è?

E’ uno speciale apparecchio invisibile che utilizza delle mascherine trasparenti personalizzate, chiamate aligner. La sostituzione periodica degli aligner consente di portare gradualmente i denti alla posizione desiderata.

Ortodonzia verona - Studio dentistico associato muraro

È particolarmente indicato per i pazienti, adulti e adolescenti, che desiderano avere un efficace allineamento dentale senza l’utilizzo dei tradizionali e antiestetici apparecchi ortodontici.

Migliora l’estetica del sorriso senza causare disagi relazionali al paziente. Permette di ripristinare una masticazione corretta evitando altre problematiche.

Le mascherine trasparenti sono comode e rimovibili per mangiare, bere e lavarsi i denti. Non provocano irritazioni alla bocca e non ostacolano la pronuncia. Sono leggerissime, in resina trasparente, praticamente invisibili.

 

Vantaggi

Gli Aligners sono facilmente rimovibili. Sono diversi dai classici apparecchi fissi metallici. Avrai la possibilità, durante il trattamento, di poter mangiare e bere tutto ciò che desideri semplicemente togliendo gli aligner.

Non solo per il cibo ma anche per la tua igiene. Potrai rimuovere l’apparecchio  per avere una bocca più pulita ed una migliore igiene, potendoti permettere anche di utilizzare il filo interdentale.

Non essendoci bracket o fili metallici, al contrario degli apparecchi classici, si impiegherà anche meno tempo per eventuali adattamenti e visite di controllo.

  

Come funziona

Quando inizierai il tuo trattamento, indosserai un set di aligner personalizzati e lo sostituirai ogni due settimane. Man mano che procederai con le serie di aligner, i tuoi i denti inizieranno a spostarsi, fino a raggiungere gradualmente la posizione finale prevista.

Durante questo arco di tempo, sarà necessario fissare occasionali visite di controllo per monitorare i tuoi progressi e assicurarsi che tutto proceda per il meglio.

Il tempo richiesto per completare il trattamento varia da persona a persona, a seconda della complessità di ciascun problema di allineamento.

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28 Giugno 2019

Lo sappiamo tutti, lo spazzolino da denti è il principale alleato contro l’insorgenza della carie e l’indispensabile strumento per tenere pulito il cavo orale. Non tutti gli spazzolini sono uguali ed è importante sapere cosa guardare prima di scegliere. In questa breve guida cercheremo di  focalizzarci sulle caratteristiche che deve avere un buon spazzolino così, la prossima volta che al supermercato ti troverai difronte alla vastissima scelta colorata non avrai più dubbi. Faremo poi un focus su come scegliere lo spazzolino più adatto al tuo bambino e il corretto metodo di utilizzo.

Di cosa parleremo?

  • Spazzolino elettrico o manuale?
  • Lo spazzolino dei bambini
  • Come si spazzolano i denti
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Spazzolino elettrico o manuale?

Il dilemma di molti negli ultimi anni è proprio il passaggio all’elettrico. Chi si dichiara convinto della scelta e non tornerebbe più indietro e chi invece non nota alcune differenza e passa da uno all’altro indistintamente.  

Partiamo subito con il dire che non sempre lo spazzolino elettrico è in assoluto la scelta migliore. Quello che va considerato prima di tutto è il modo in cui una persona si lava i denti. Si possono ottenere ottimi risultati nell’igiene orale domestica anche con lo manuale, così come d’altra parte è possibile nel tempo danneggiare le gengive ed erodere lo smalto a causa di movimenti errati o setole troppo dure.

Uno spazzolino manuale utilizzato accuratamente non è da considerarsi peggiore di quello elettrico. L’utilizzo dello spazzolino elettrico è di aiuto soprattutto nel caso di persone pigre, inclini a non lavare i denti accuratamente o in modo distratto o sbadato. Generalmente questo tipo di spazzolino aiuta a migliorare l’igiene orale rendendo lo spazzolamento più semplice perché è dotato di timer e aiuta a rispettare i tempi di lavaggio (2 minuti).

Il consiglio: Se quando ti lavi i denti sei troppo stanco o assonnato per prestare attenzione a quello che fai, o quando hai finito di lavare i denti non ti sembrano perfettamente puliti, il problema stà nella tecnica. Passa all’elettrico e sarà tutto più facile.

 

Lo spazzolino dei bambini

Le esigenze dei più piccoli cambiano rapidamente in base alle età. E’ importante quindi prestare attenzione nel momento della scelta affinché lavarsi i denti diventi un’azione di routine quotidiana, semplice e piacevole.

Per i piccolissimi: fino ai 3 anni scegliete spazzolini con testina piccola e affusolata e le setole morbidissime per adeguarsi alle dimensioni ridotte della bocca dei piccoli.

Dai 3 ai 6 anni: il bambino vorrà essere più autonomo per questo, quando scegliete lo spazzolino, controllate che abbia un manico ergonomico, largo per facilitare la presa dei bambini ma abbastanza lungo per poter essere guidato dalla mano di un adulto, una testina di dimensioni ridotte e le setole arrotondate in modo da non irritare le gengive.

Con i denti permanenti: passate pure ad uno spazzolino da adulti ma prestate attenzione al fatto che abbia setole piuttosto morbide dal momento che lo smalto è ancora relativamente tenero e rischiereste di danneggiarlo.

 

Come usare lo spazzolino?

Lo spazzolino va utilizzato almeno 2 volte al giorno per 2 minuti dopo i pasti principali. Il suo utilizzo è molto semplice ma va fatto accuratamente per eliminare tutti i residui possibili. Ecco alcuni consigli da tenere sempre a mente:

  • Inclina le setole dello spazzolino a 45° rispetto alla superficie dei denti e appoggialo tra le gengive e il dente.
  • In questa posizione, esegui 3 o 4 rotazioni senza spostare la testina dello spazzolino facendo in modo che a roteare siano solo le setole per disgregare la placca.
  • Infine ruota la testina dello spazzolino dalla gengiva verso il dente per asportare il materiale smosso precedentemente.

Nel caso dello spazzolino elettrico invece fa quasi tutto da solo, a noi resta solo il compito di spostare la testina da un dente all’altro avendo cura di passarlo su tutte le superfici.

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28 Giugno 2019

Lavarsi i denti si sa, è una delle buone abitudini quotidiane che non bisognerebbe mai saltare. Tra le difficoltà che si trovano ad affrontare i neo genitori c’è anche l’accettazione delle buone pratiche di igiene orale. Bastano invece poche e semplici regole per aiutare più piccoli ad apprendere i corretti metodi e aiutarli a far diventare questa abitudine un’esigenza che non dimenticheranno più.

Ogni sera la stessa storia…

È ora di mettere a letto il tuo bambino, ha già pianto abbastanza per fare il bagnetto e devi ancora lavargli i denti. La giornata al lavoro è stata impegnativa e in casa c’è ancora molto da fare. Pensi che, in fondo, anche se per una sera salti l’igiene orale certo non sarà così grave. Stai per avviarti verso la camera ma… nel frattempo ti ricordi che oggi il tuo bambino ha mangiato quella caramella, ti tornano in mente le raccomandazioni dell’odontoiatra e torni sui tuoi passi. In fondo sono solo 2 minuti in più di fatica e il tuo bambino avrà dentini sani e puliti.

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Quante volte accade questa scena nelle nostre case? Spesso però il finale non è quello che abbiamo immaginato qui e i nostri bambini vanno a letto con i denti non puliti. I risultati? Ovviamente molto gravi, non solo perché i batteri prolifereranno della notte causandogli carie e problemi futuri, ma soprattutto perché non siamo stati in grado di trasmettere il messaggio che lavare i denti dopo ogni pasto non è facoltativo, ma è fondamentale per la nostra salute.

 

Cosa fare? Ecco alcuni consigli per vivere il momento dell’igiene come un gioco e non come una costrizione, sia per i genitori che per i bambini.

1- Quando inizio? L’igiene orale è una questione che va affrontata fin da quando spunta il primo dentino. Molte mamme sono portate erroneamente a credere che la cura dei denti da latte, che sono destinati a cadere, non sia importante. In realtà un’adeguata cura di questi primi dentini contribuisce in futuro allo sviluppo corretto delle arcate dentarie e dei denti permanenti.

2- Lavatevi i denti insieme: i bambini imparano imitando gli adulti quindi se affronterete questo momento insieme, apprenderanno più facilmente quanto e come lavarsi i denti semplicemente guardando la mamma e il papà all’opera.

3- Lo spazzolino? È come un gioco. In commercio esistono diversi spazzolini pensati appositamente per i bambini, che, oltre ad avere setole morbide e manico ergonomico sono anche molto colorati e divertenti come dei giocattoli. Sceglietelo insieme, fatelo partecipe della scelta. Ma non lasciate che ci si affezioni troppo… dopo 3 mesi dovrà essere cambiato.

4 – Quanti sono due minuti? I bambini non riescono a quantificare oggettivamente il tempo come un adulto. Due minuti potrebbero durare un’eternità o passare veloci. Utilizza timer o altri strumenti che lo abituino a spazzolare per almeno due minuti.

5- Spiegargli il movimento da far fare allo spazzolino in modo semplice ad esempio “spazzolare andando dal rosso (gengive) al bianco (denti)”.

6- Ai bambini piace sperimentare! Ogni bambino a un certo punto vorrà sperimentare e provare a lavarsi i denti da solo. Il consiglio è quello di lasciargli fare per qualche minuto ma dare comunque un’ultima ripassata finale.

7- Non mollare, nemmeno quando si è stanchi! Come ogni abitudine va insegnata con una pratica costante. E’ quindi importante che il bambino impari fin da subito a lavare i denti dopo ogni pasto e prima di andare a dormire.

 

Un’ultima raccomandazione sempre valida: gli zuccheri sono il principale nemico dei denti quindi è buona norma evitare di stimolare nei bambini questo bisogno. Zuccherare il latte del biberon, passare il ciuccio nello zucchero o bere camomille e tisane prima di dormire, sono pratiche che diventano dannose soprattutto quando spunteranno i primi denti perché stimolano cattive abitudini alimentari.

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28 Giugno 2019

Mano a mano che prende forma il sorriso di nostro figlio, i genitori si trovano spesso a porsi una domanda fondamentale: è il caso di correggere i denti storti del bambino? È già tempo di rivolgersi ad un dentista?

I pediatri, infatti, consigliano di fissare la prima visita intorno ai 3 anni.

Ma come dobbiamo comportarci se ci accorgiamo che i denti di nostro figlio non sono perfettamente dritti? Dobbiamo rivolgerci ad uno specialista per sfatare i nostri dubbi? Quale potrebbe essere il momento giusto, se serve, di mettere l’apparecchio ai denti dei nostri bambini?

Vediamo insieme nell’articolo come rispondere a queste domande.

Dentista, pedodontoiatra, ortodontista: qual è la figura più adatta a cui rivolgersi?

Spesso sentiamo parlare di diverse figure che hanno a che fare con la cura dei denti, per questo motivo è importante fare chiarezza. Il pedodontoiatra, innanzitutto, è un dentista che ha compiuto studi specifici sul trattamento dei denti in età pediatrica. La specializzazione fa sì che sia il punto di riferimento per la cura dei problemi dei più piccoli. Inoltre è proprio il pedodontoiatra che aiuta i genitori nell’educazione all’igiene orale e svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione delle carie.

Un dubbio che in molti hanno è quale sia la differenza tra dentista ed ortodontista: di fatto, il secondo è un odontoiatra specializzato che si occupa nello specifico dell’allineamento dei denti e delle ossa della faccia. Sono, quindi, le figure professionali di riferimento per far fronte a diagnosi, prevenzione e trattamento di questo tipo di problemi.

L’obiettivo generale di qualsiasi trattamento ed intervento è quindi estetico, esistono tuttavia dei casi specifici in cui mettere l’apparecchio ai denti ai bambini e agli adulti ha anche un impatto sull’igiene orale, sulla corretta occlusione e sulla masticazione.

 

Perché mettere l’apparecchio ai denti?

Non esiste un solo tipo di apparecchio, infatti i dentisti possono proporre diversi tipi di trattamento tutti finalizzati ad avere “denti dritti”. Tuttavia alcuni influenzano la posizione dei denti, altri la crescita delle ossa, altri ancora la loro posizione. Un apparecchio, infatti, può raddrizzare un dente, oppure allargare il palato per permettere all’intera arcata dentale di avere spazio sufficiente per l’eruzione, chiudere eventuali fessure interdentali, regolare il posizionamento di mandibola e mascella, e molte altre funzionalità specifiche.

È fondamentale, quindi, chiedersi per quale motivo nostro figlio ha bisogno di un apparecchio, che problema bisogna risolvere e qual è il trattamento più corretto per ottenere il nostro obiettivo.

Il dentista consiglierà di mettere l’apparecchio ai denti del bambino che, nella maggior parte dei casi, rappresenta una scelta primariamente estetica. Ci sono casi in cui, invece, il trattamento è una necessità, vediamo quali.

 

Come valutare se è necessario mettere l’apparecchio?

I dentisti consigliano il trattamento in quelle situazioni nelle quali i denti sono talmente “storti” oppure le discrepanze cranio-facciali tali da rendere complicata la pronuncia di alcune lettere, la deglutizione o una masticazione corretta.

Talvolta i problemi alle ossa del viso possono avere conseguenze come cefalee localizzate oppure difficoltà a mantenere la postura corretta. Inoltre, un dente storto è spesso più difficile da pulire e un’igiene orale non attenta o precisa è uno dei fattori di rischio di insorgenza delle carie.

In sintesi, molti dentisti consigliano di mettere l’apparecchio ai bambini che presentano problemi diagnosticati che, se non vengono trattati durante l’età evolutiva ovvero a partire dai 6/7 anni, rischiano di degenerare in futuro e, a quel punto, per risolverle potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.

 

Quando e per quanto: i tempi dell’apparecchio per bambini

Ogni caso vale per sé, tuttavia i dentisti consigliano il trattamento a partire dai 6 anni. Non ha importanza il fatto che ci siano ancora i denti da latte, anzi curarli tempestivamente è fondamentale per facilitare la crescita dei definitivi nelle posizioni corrette.

Anche la durata del trattamento è soggettiva. Risolvere alcuni problemi semplici richiede qualche mese, mentre i difetti più complessi necessitano di un iter terapico più lungo. Generalmente, in media, il bambino utilizzerà l’apparecchio per un periodo compreso tra un anno e mezzo e tre anni.

Durante tutta la fase di trattamento, non bisogna tralasciare le periodiche visite di controllo. Anche in questo caso, sarà l’ortodontista a stabilire la cadenza precisa, tenendo conto del caso specifico e degli impegni del bambino.

Spesso siamo spaventati anche dai costi di un apparecchio per bambini. Da questo punto di vista, può essere vantaggioso stipulare una polizza assicurativa dentistica specifica per gli under 18 che prevede che le visite odontoiatriche di controllo siano gratuite e che si possa accedere a tariffe vantaggiose, presso le strutture convenzionate, per eseguire il trattamento.

Un investimento utile per assicurare un sorriso smagliante a nostro figlio.

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